Librini #54 ‑ Letture estive e compagnia bella
Come spendere tutti i tuoi soldi in libreria: idee varie.



Questa è Librini, la tua dose di storie, letteratura e vita vissuta raccontate bene, il tempo di un cappuccino.
Nella puntata precedente ti ho regalato un racconto inedito dal finale irriverente che ho scritto quest’anno nell’ambito di un corso di scrittura incentrato sul tema della famiglia. E poi ti ho parlato di uno splendido piccolo libro in cui - per l’appunto - ci sono una figlia, una madre, un padre, una nonna e che è nato dentro a una scuola di scrittura. Tout se tient.
In questa puntata rifletto sulle magnificenti aspettative estive inerenti al tempo per leggere e ti do più di qualche consiglio su come sbancare le librerie, meglio quelle indipendenti, mi raccomando.
L’ESTATE STA ARRIVANDO
Qualche giorno fa, in un torrido tardo pomeriggio budapestino, un amico mi diceva: “Non ho ancora fatto in tempo a fare un bagno che l’estate è già finita”.
È ciò che temo anche io se penso alle mie magnificenti e chiaramente irrealistiche aspettative rispetto al tempo che potrò dedicare alla lettura. Come tutti e tutte sanno, infatti, se sei madre il tempo delle vacanze è tutt’altro che liberato, non essendoci la scuola a mettere una bella determinante pezza nella gestione delle bestiole.
Fatto sta che l’estate è già qui e anche se io la vedo come un miraggio ancora lontano e me la figuro durare mesi e mesi, alla fine si tratterà appena di una manciata di settimane in cui stiperò le cose che desidero fare e che so già essere evidentemente troppe.
L’estate e le vacanze rappresentano quel momento in cui si desidera far prendere un altro ritmo alla propria vita, si pianificano gite, viaggi, scoperte e tempo per fare cose che non si ha durante l’anno lavorativo. Io mi auguro di avere tempo per rallentare, specie i pensieri, per riuscire a perdermi in ragionamenti senza pretendere che abbiano un capo e una coda. Immaginare cose e possibilità, lasciando da parte la premura di trovarvi una soluzione.
Per allenarmi a coltivare l’arte dell’otium e galleggiare un po’ liberamente in un flusso di voli pindarici senza pretendere che essi abbiano un’utilità, sento il bisogno di liberarmi di alcune scadenze ed è per questo che ti annuncio che quest'estate Librini uscirà solo una volta a fine luglio e un’altra a fine agosto.
L’IMPORTANZA DELLE LISTE
Alla mia personale lista delle cose da fare prima di andare in vacanza ne ho già affiancata un’altra dedicata a quelle da fare durante l’estate. Il primo desiderio è per l’appunto quello di rallentare e prendermi del tempo per perdere tempo, perché lo trovo il miglior modo per meditare e preparare mente e corpo a ricevere nuovi suggerimenti e partorire idee geniali. Più qualche altra cosetta.
Se anche tu hai una lista di buoni propositi per le vacanze estive da suggerirmi, fammelo sapere nei commenti e dammi qualche atra buona idea!
Invece io adesso ti dirò più nel dettaglio che cosa intendo per il punto delle mia lista che recita “Leggi molto”. Non si tratta di un generico consiglio ma più che altro di un’intimazione a (provare a) gestire le letture con un certo criterio.
Ricordati (e ricordami!) che si tratta di prospettive, aspettative irrealistiche e spettacolari, impensabili da spuntare come fossero articoli in una lista della spesa. D’altra parte, chi sono io per mettere a tacere tanto entusiasmo? Non immaginiamo dunque che un essere umano con una vita possa effettivamente compiere un simile sforzo letterario nell’arco di - che so - quattro settimane; auspico piuttosto che gli spunti che ti sto per dare possano aiutare a orientarti nel mare in tempesta delle proposte letterarie in cui tentiamo di barcamenarci.
CONSIGLI LIBRESCHI PER L’ESTATE
Partiamo subito con i doveri.
Per via degli impegni letterari legati ai miei gruppi di lettura, leggerò Il bacio della donna ragno dell’autore argentino Manuel Puig edito da Sur. Si tratta della storia di due carcerati a Buenos Aires, il che mi farà venire continuamente in mente la serie Netflix El Marginal - che ho apprezzato - molto sanguinolenta e piena di parolacce, che non si può che guardare in spagnolo (con sottotitoli, va bene) perché sennò tanto vale non guardarla.
Altro libro in canna per l’Aperitivo letterario cui prendo parte a Budapest e di cui ho parlato qui, è Il divorzio, un libro di un’autrice e giornalista svedese tradotto in 23 Paesi; Moa Herngren, che scrive anche per gli audiovisivi, si occupa soprattutto di dinamiche famigliari e questo è il suo unico libro disponibile in italiano.
Un terzo libro che ho già letto e che consiglio a chi non avesse ancora avuto l’opportunità di affrontarlo, è La Storia di Elsa Morante, un intramontabile capolavoro pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma, dove la piccola storia di Ida e Useppe barcheggia sullo sfondo di una grande Storia che non fa sconti a nessuno. L’unico libro per il quale abbia mai pianto, precisamente da pagina 383 a pagina 387, segnatelo. Una lettura decisamente impegnativa ma in grado di ricompensare lo sforzo.
e 5. Per un bellissimo evento che bolle in pentola per i primi di settembre (di cui non vedo l’ora di parlare nelle prossime puntate!) e legato al Club del Libro dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, leggerò di certo altri due libri: un grande classico italiano che parla di amore e guerra, Una questione privata di Beppe Fenoglio, e Camere separate di Pier Vittorio Tondelli, una storia di lontananze senza happy ending uscita per la prima volta nel 1989.
Premi Nobel
L’ultimo Premio Nobel per la letteratura assegnato nel 2024 l’ha vinto la scrittrice coreana Han Kang. Come dicevo qui, si potrebbe recuperare il suo romanzo del 2007 La vegetariana: attenzione però perché non la immagino quella che si definirebbe una lettura da ombrellone; d’altra parte, è un Adelphi.
Da recuperare tutto è invece quanto scritto dalla più importante autrice francese contemporanea, che il Nobel l’ha vinto nel 2022: Annie Ernaux ha una penna che inchioda e opinioni nette con l’aggravante di essere molto onesta. Puoi partire dal libro protagonista dell’ultimo episodio di Librini - Il Club, il club del libro online di Librini: abbiamo parlato del suo La donna gelata, una riflessione sulla condizione femminile all’interno del matrimonio, scritto agli inizi degli anni Ottanta, che prende spunto dal primo matrimonio dell’autrice risalente al 1964, eppure attualissimo. Trovi i libri della Ernaux editi in italiano da L’Orma, una casa editrice romana, e ultimamente anche da Rizzoli.
Personalmente vorrei recuperare Alice Munro, l’autrice canadese considerata maestra del racconto breve contemporaneo, che ha vinto il Premio Nobel nel 2013. Partirò dalla raccolta di racconti che ha sancito il suo esordio letterario Danza delle ombre felici o dal suo unico romanzo La vita delle ragazze e delle donne, presente nella mia lista d’attesa dai tempi del Perù.
e 10. Per parlare di Sudamerica, come non citare in questa lista Mario Vargas Llosa, peruviano e deceduto ad aprile di quest’anno, vincitore del Nobel nel 2010. Uno degli esponenti del boom latinoamericano insieme a Gabriel García Márquez anch’egli vincitore del Premio Nobel nel 1982. Di Vargas Llosa scegli La città e i cani, una storia sull’inevitabilità della violenza ambientata a Lima, considerata la sua opera narrativa migliore. Di García Márquez, ovviamente, Cent’anni di solitudine per sognare e Memoria delle mie puttane tristi per una chicca.
Diari
Ecco uno dei libri che di certo metterò in valigia e che ho da parte da qualche tempo, regalo consapevole di un’amica. Si tratta dei Diari di Silvia Plath, un bellissimo Adelphi cui delegherei quella cosa di cui parlavo in apertura: il tentativo di rallentare per ragionare meglio e in profondità, aiutata dalle riflessioni di una donna e scrittrice statunitense morta suicida nel 1963, dopo appena un mese dalla pubblicazione del romanzo autobiografico La campana di vetro, pubblicato con lo pseudonimo di Victoria Lucas.
Premio Strega 2025
- 17. Manca poco alla proclamazione del libro vincitore del Premio Strega di quest’anno: è prevista per giovedì prossimo, il 3 luglio, la serata conclusiva a Villa Giulia. Quest’anno arrivo abbastanza ben preparata, avendo già letto tre dei libri presenti in cinquina: L’anniversario di Andrea Bajani, un romanzo breve, fastidioso e che divide gli animi perché parla di un tabù famigliare. Al mio Club del Libro in Istituto non è piaciuto e non siamo così d’accordo che lo diano come il favoritissimo per questa edizione. Quello che so di te di Nadia Terranova, un romanzo che parla di passato e manicomio attraverso il personaggio di Venera, la nonna dell’autrice. Inventario di quello che resta dopo che la foresta brucia di Michele Roul, 99 brevissimi capitoli che raccontano la storia di una famiglia a partire dagli oggetti disseminati nella loro casa: una voce splendida, un’idea speciale per una storia struggente: io voto te! Tra i finalisti c’è anche Perduto è questo mare di Elisabetta Rasy una storia napoletana in cui fa capolino anche lo scrittore Raffaele La Capria. Chiudo la porta e urlo di Paolo Nori, una storia dedicata al poeta Raffaello Baldini, sostenitore del fatto che la battaglia contro la coglionaggine comincia da se stessi. Questo era l’ultimo libro presente in cinquina. Scegli adesso il tuo preferito, oppure aspetta il 3 luglio per leggere almeno il vincitore.
Manuali
Per tutti, un bellissimo libro concreto, diretto, efficace e profondo, specie divertente, su come risvegliare la creatività: Agguato Creativo di Matteo di Pascale edito da Sefirot, conosciuta per le sue famose carte, come Fabula. Matteo è uno di noi e io non posso più vivere senza leggere la sua newsletter settimanale.
Do/Improvise di Robert Poynton. Un manualetto in formato A5 solo in inglese che suggerisce: "Less push. More pause. Better Results. A new approach to work (and life)”. Preso in prestito dai consigli di lettura della Posta creativa di Valentina Aversano.
- 20. Per gli amanti della scrittura, un po’ di immancabili: Un ragionevole uso dell’irragionevole di Flannery O’Connor edito da minimum fax: si tratta di saggi sulla scrittura e lettere sulla creatività dell’autrice statunitense nata nel 1925, che quando era piccola insegnò a un pollo a camminare all’indietro diventando celebre per questo motivo e che poi disse: “Fu il momento culminante della mia vita. Tutto quello che è accaduto dopo, è stato solo una anticlimax”. Scrivere zen di Natalie Goldberg, scrittrice americana e insegnante di scrittura creativa; ogni capitolo un esercizio per affrontare la scrittura come una pratica di meditazione. Il famoserrimo viaggio dell’eroe di Christopher Vogler per capire le storie sui libri, nei film nonché le nostre vite. Anche se in questo libro Baricco non è d’accordissimo. La scrittura come un coltello della già citata Annie Ernaux, una riflessione lunga più di trent’anni sulla scrittura, un esame di coscienza letteraria che viene fuori dallo scambio di email dell’autrice con lo scrittore francese emigrato in Messico Frédéric-Yves Jeannet. Story di Robert McKee: questo lascialo a casa perché non ce la si fa con le temperature d’agosto ma magari lo tieni per le vacanze di Natale. Esplora i meccanismi della sceneggiatura diventando una Bibbia per qualsiasi scrittore.
Gotico
Adoro Shirley Jackson: se non l’hai mai letta, parti da La lotteria, un racconto breve e agghiacciante. Il mio preferito è Abbiamo sempre vissuto nel castello, ma forse è nota ai più per L’incubo di Hill House, dal quale è stata tratta una serie Netflix (che non ho visto, grazie). In libreria ho Lizzie, ma non è ancora venuto il tempo.
Sono molto curiosa di indagare Gotico salentino di Marina Pierri, un libro che di certo comprerò in Italia. È il suo primo romanzo, uscito nel 2025. Non ne so niente; mi ispira tutto.
e 24. Non so se definibili gotico ma almeno un lontanamente cugini sì, Le stanze buie di Francesca Diotallevi che scrive benissimo qualsiasi cosa: leggerei anche la ricetta del caffelatte che beve la mattina. E poi Loro di Roberto Cotroneo, che sinceramente disturba persino un po’ il sonno.
Mattoni da recuperare
La luce che manca di Nino Haratischwili, un romanzo tristissimo - mi dicono - una storia di amicizia e guerra sullo sfondo storico di una Georgia in rivolta in seguito al crollo dell’Unione Sovietica. 702 pagine.
Demon Copperhead di Barbara Kingsolver, vincitore del premio Pulitzer nel 2023, è la storia di un David Copperfield moderno. 656 pagine.
Il giorno dell’ape di Paul Murray che ho proposto per due volte a un gruppo di lettura ma non me l’hanno votato: forse perché sono oltre 600 pagine di macerie famigliari. Però ha vinto quest’anno il Premio Strega Europeo.
Il Circolo Pickwick, pubblicato a puntate tra il 1836 e il 1837, l’esordio incredibile di Charles Dickens, libro guida di Alessandro Baricco. Chi sono io per non averlo mai letto? 776 pagine.
Qualcosa di breve - Opera prima - Romanzo di formazione
Ci sono due libri che secondo me hanno una spunta verde per tutte e tre queste caratteristiche. Uno l’ho letto recentemente ed è stata una bellissima scoperta, Una minima infelicità di Carmen Verde: recupera la recensione in Librini #53.
E poi, lo so che penserai che sono noiosa perché ogni due minuti ti sto suggerendo di leggere questo libro, ma resta ad oggi il mio preferito degli ultimi anni. C’è chi lo ama e ne resta stregato come me, e chi ne è uscito un po’ spappolato. Leggilo e fammi sapere la tua: I miei stupidi intenti di Bernardo Zannoni.
Racconti e Classici
Anche qui ho la soluzione per condensare due consigli in uno: I Racconti di Italo Calvino. È lì, non l’ho mai letto. Mi chiama. Ci arriverò.
SPAZIO AL CASO
Non dimenticarti di leggere anche qualcosa di scelto assolutamente a caso preso magari timidamente, dopo un gustoso girovago sopralluogo in una bella piccola libreria di paese. Lasciati ispirare dalle copertine, dalle proposte dei librai e delle libraie e specie dall’istinto. Se anche si dovesse fare un buco nell’acqua, il libro sbagliato non andrà sprecato, visto che lo si può sempre regalare, usarlo come zeppa per il divano zoppo o come rialzo per il computer.
Questo tipo di incursioni libresche, post bagno, pre cena, sono una delle parti che preferisco delle vacanze al mare. In ogni luogo di villeggiatura in cui vado, divento subito un’habitué della libreria del posto, dove ritorno svariate volte come si entra al supermercato per comprare il latte e al bar per bere il solito caffè.
Buone vacanze e letture, dunque! Buona evasione e riconnessione con ciò che desideri.



Librini - Il Club va in vacanza e torna a settembre.
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Ti aspetto.



Mi chiamo Sveva Borla e sono una che ha sempre amato fare tante cose molto diverse fra loro. Ma soprattutto leggere, scrivere, fare fotografie e organizzare cose.
Sono una giornalista, ho lavorato con Forze Armate, Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Istituti Italiani di Cultura.
Due anni fa ho fondato Librini per raccontare di scrittura, letture e vita che ci passa attraverso.
Ho vissuto a Torino, Barcellona, Roma, San Paolo del Brasile, Lima e adesso Budapest, dove animo il Club del Libro dell’Istituto Italiano di Cultura, al quale ho ospitato autori come Giulia Caminito e Vincenzo Latronico, e organizzo eventi letterari in giro per la città.
Nel 2024 ho portato Librini nelle scuole italiane di Lima e New York nell’ambito della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo e al Festival L’Eredità delle Donne di Serena Dandini.
Se vuoi partecipare a qualcuno dei miei eventi o pensi che potremmo collaborare in qualche modo, scrivimi: sarò felice di conoscerti.
Mi trovi anche su Instagram dove noterai che non manco mai di fare colazione.
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Grazie mille per questa lunga e variegata lista, Sveva. Grazie a te leggerò Moa Herngren. Buona estate!
Ti sei spesa con grande generosità nel fornire idee per le letture (o le ri-letture) estive addirittura dividendole per categorie! Grazie! 🙏